SPETTACOLO LAZIO A BERGAMO.

26.10.2022- ATALANTA-LAZIO 0-2.

SARRI BATTE GASP E LO RIACCIUFFA AL TERZO POSTO. ZACCAGNI E ANDERSON STENDONO L’ATALANTA AL GEWISS STADIUM E RIFILANO AI BERGAMASCHI IL PRIMO K.O. STAGIONALE.

Lo scoglio più grande delle ultime settimane è stato per la Lazio apprendere le reali condizioni del capitano e bomber biancoceleste Ciro Immobile, costretto ai box fino almeno al mese di Gennaio.

La Lazio affronta, insieme al Napoli, la squadra più in forma di questo campionato.

E’ una Atalanta, prima di questo match, che non ha ancora mai perso ed è, subito dopo la squadra romana, la miglior difesa del torneo.

Sarri in conferenza aveva parlato di maturità  e così è stato.In una delle poche settimane senza impegni europei, con sette giorni pieni a disposizione per preparare la partita della domenica, in campo si è vista una squadra matura, consapevole e pienamente coinvolta in quello che è il progetto del suo manager.

La Lazio regala momenti di calcio altissimi, nella partita forse in cui si è avvicinata di più a quelli che sono i concetti del tanto esasperato “Sarrismo”: pressing alto, ritmi elevati, triangolazioni nello stretto e gioco a due tocchi.Lo aveva preannunciato il tecnico toscano che per vedere i primi risultati concreti bisognasse aspettare del tempo e, ad oggi, la partita con i nerazzurri ne è la più sincera dimostrazione.

Fischio d'inizio del direttore di gara e sono subito gli ospiti a partire forte, l'undici di Sarri appare in partita sin dai primi minuti di gara.

Lazio che sa benissimo cosa fare: pressing alto e ritmi elevatissimi che non permettono alla Dea di organizzarsi in maniera continua ed ordinata. .Atalanta che appare in grande difficoltà e, alla prima occasione, sono i biancocelesti a portarsi in vantaggio al minuto 9; al termine di una gran bella azione, Lazzari infila per Pedro che, con una palla bassa, mette nelle migliori condizioni Zaccagni che, a tu per tu con Sportiello,  non sbaglia e gonfia la rete alle spalle del numero uno bergamasco.

Lazio in vantaggio e partita subito in discesa per gli ospiti.Il tridente laziale,pur senza il suo bomber, funziona a meraviglia, non lasciando mai punti di riferimento alla retroguardia nerazzurra che sembra accusare il colpo, non riuscendo, quasi mai, nel corso del match a trovare le giuste contromisure.

Ospiti che non si accontentano del vantaggio e continuano a macinare gioco e a produrre azioni da gol:: prima con Vecino che non riesce a deviare dal centro dell’area su una conclusione sporca di Milinkovic da fuori, poi con lo stesso, nuovamente, con una conclusione dal limite che va solo vicino ai pali difesi dall’estremo difensore della Dea.

Atalanta che prova a scuotersi e lo fa al minuto 24 quando Hateboer, probabilmente in offside, raggiunge un cross del compagno e di testa da due passi spara alto.

Il canovaccio della gara non cambia e verso il tramontare della prima frazione ancora Milinkovic per Vecino che dal limite dell’area non inquadra nuovamente la porta da posizione favorevole e permette ai padroni di casa di rimanere in partita.

Abisso fischia due volte e manda al riposo le squadre sul risultato di 0 a 1 per i biancocelesti.

Al rientro dagli spogliatoi, Gasperini si aspetta una reazione dai suoi, ma è la Lazio che continua a fare la partita e, sugli sviluppi di un corner, palla che arriva sui piedi di Marusic che dai trenta metri calcia trovando però i guantoni di Sportiello che concede solo un altro tiro dalla bandierina alla formazione romana.

Passano solo un paio di minuti e al 51° Felipe Anderson indirizza chiaramente la partita: scarico a muro di Zaccagni per Cataldi che lancia per Marusic sulla fascia, in campo aperto, il terzino laziale incrocia dietro per il Brasiliano che, con un controllo di suola, elude il tentativo di intervento di Koopmeiners e dal limite dell’area trafigge Sportiello con un rasoterra basso, regalando ai suoi la rete del doppio vantaggio.

L’undici allenato da Mister Sarri non cala neanche per un minuto e annulla ogni sporadico e disordinato tentativo atalantino, provando a far male in ripartenza negli spazi lasciati dagli uomini di Gasperini

.Nel finale, alla giornata nera per i padroni di casa si aggiunge un’altra brutta notizia: minuto 89 e Muriel, già ammonito in precedenza per simulazione, interviene rovinosamente su Felipe Anderson, guadagnandosi il secondo cartellino della serata.

E con questo, le emozioni del pomeriggio bergamasco finiscono qui: triplice fischio di Abisso  consegna agli ospiti il sesto risultato utile consecutivo in campionato.

La Lazio annulla, di fatto, una delle squadre più in forma del campionato, con una prestazione superlativa, con la partita forse più bella sotto la gestione Sarri,  che può essere soddisfatto da tutto della gara dei suoi: difesa, che si conferma la migliore del torneo e continua a non subire gol; a centrocampo, Vecino interpreta alla perfezione  il ruolo; Milinkovic si carica la squadra sulle spalle, in assenza del suo capitano, e davanti una prestazione sontuosa dei tre “piccoletti” in biancoceleste non fa sentire la mancanza dei gol del bomber napoletano.

Adesso Lazio è chiamata a confermare quanto di buono fatto vedere in campionato: Giovedì contro i danesi del Midtjylland deve cancellare l’orrore della trasferta dell’andata e rilanciarsi alla caccia del primo posto nel girone europeo.

SIMONE ORSILI

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